“Temo che il mio bambino vada in apnea durante il sonno”.
Spesso il genitore si rivolge allarmato al suo pediatra richiedendo un parere su come comportarsi in questa situazione.
Fortunatamente ciò che per il genitore sembra una vera e propria apnea, a volte risulta essere solo un quadro di russamento.
Esso avviene a causa del rumore generato del passaggio dell’aria attraverso le vie aeree che risultano parzialmente ristrette. Di solito questi episodi non sono costanti e si presentano in concomitanza di infiammazioni acute del naso e delle tonsille palatine.
Il russamento in età pediatrica rappresenta infatti un fenomeno frequente. Tuttavia esso va sempre indagato in quanto in certi casi si associa alla presenza di una sindrome di apnee del sonno.
N.B.
“Ma quindi che cosa sono le apnee del sonno?”
A differenza del semplice russamento, in questa condizione per alcuni secondi si genera una completa assenza di flusso aereo inspiratorio, che porta a una riduzione della percentuale di ossigeno nel nostro organismo.
Tale riduzione di ossigenazione comporta a lungo termine una serie di problematiche a carico del sistema cardio-circolatorio e del cervello.
Inoltre nei bambini, le apnee del sonno compromettono in maniera critica la qualità del riposo notturno.
Le apnee del sonno si associano spesso a una serie di sintomi:
- Sonnolenza diurna
- Irritabilità
- Alterazioni dell’accrescimento
- Scarsa capacità di concentrazione del bambino
- Scarso rendimento scolastico
Come posso sapere se si tratta solamente di russamento oppure di apnee del sonno?
L’inquadramento clinico è essenziale nel sospetto di apnee notturne.
Dopo averne parlato con il proprio pediatra, il bambino deve essere accuratamente valutato dal un team multi-specialistico.
Perché la valutazione otorinolaringoiatrica rappresenta uno step imprescindibile?
La visita otorinolaringoiatrica è l’unica indagine che permette di esplorare i distretti anatomici dove il passaggio dell’aria risulta ristretto, ovvero il naso e la gola.
Infatti adenoidi e tonsille troppo voluminose possono portare ad un’ostruzione molto importante del flusso aereo durante il sonno.
Inoltre anche l’infiammazione nasale cronica con il conseguente accumulo di catarro e l’ipertrofia dei turbinati si associa ad un aggravamento delle apnee notturne.
Qualora venisse confermato che mio figlio soffre di apnee notturne?
A questo punto lo specialista otorinolaringoiatra propone il trattamento adeguato in base alla severità della situazione.
Infatti va tenuto in considerazione che in molti casi la soluzione può avvenire grazie ad una terapia medica scarsamente invasiva.
In altri casi in cui il quadro clinico sia più grave e refrattario ad ogni terapia medica, si rende necessario un approccio chirurgico nei confronti delle tonsille e/o delle adenoidi.
In conclusione, qualche messaggio fondamentale da tenere a mente per i genitori:
-A prescindere dal tipo di trattamento che verrà prescelto, la cosa più importante è non far trascorrere troppo tempo dall’insorgenza dei primi sintomi di apnee del sonno.
Ciò risulta fondamentale per evitare di compromettere il normale sviluppo del bambino in una fase critica del proprio sviluppo psico-fisico.
-Se sospetti che tuo figlio vada in apnea durante il sonno, richiedi al tuo pediatra di organizzare una rapida visita specialistica otorinolaringoiatrica senza attendere che il problema persista troppo a lungo.