Cos’è il diabete?
È una patologia multifattoriale caratterizzata da un eccesso di glucosio nel sangue (glicemia), dovuto ad alterazioni della quantità o della funzionalità di un ormone deputato alla regolazione della glicemia: l’insulina.
Diabete e Perdita uditiva
Recentemente sempre più dati scientifici ci hanno suggerito che il diabete mellito possa portare nel corso degli anni ad un graduale peggioramento della capacità uditiva.
La causa principale di questo fenomeno progressivo sembrerebbe essere la riduzione di perfusione arteriosa a livello delle microarteriole dell’orecchio interno (organo cocleare). Tale riduzione cronica di perfusione sanguigna tende nel tempo ad alterare la normale funzionalità delle cellule recettoriali deputate a captare i suoni nell’ambiente che ci circonda. Pertanto nel corso degli anni il paziente diabetico può andare incontro ad una progressiva ipoacusia bilaterale.
Nel 2023 con il nostro gruppo di ricerca universitario abbiamo progettato un lavoro di revisione della letteratura scientifica in merito a tale importante argomento.
Risultati:
i nostri dati hanno confermato che il diabete mellito gioca un ruolo importante nell’aggravamento dell’ipoacusia specialmente in soggetti di età media-avanzata
Il valore scientifico del nostro studio è stato confermato dal fatto che l’articolo è stato rapidamente pubblicato sull’importante rivista scientifica internazionale “Medicina “.
Per quanti abbiano la curiosità di approfondire l’argomento, alleghiamo il link al PDF del documento. medicina-59-00269-v2 (1)
Le implicazioni cliniche:
Alla luce di queste nuove evidenze si ritiene quindi importante che i pazienti diabetici eseguano almeno un esame audiometrico tonale per valutare lo stato di salute del loro orecchio interno (organo cocleare).
Qualora dall’esame si dovesse evidenziare un’iniziale alterazione uditiva, diventa fondamentale un confronto con lo specialista otorino in modo da definire un percorso di follow-up futuro e valutare la necessità di avvalersi dell’applicazione di protesi acustiche che consentano di recuperare l’udito compromesso.
Ma quali sono i meccanismi di prevenzione?
Abbiamo chiesto una breve lista di consigli nutrizionali alla nostra dietista di riferimento.
Dott.ssa Martina Mengani che attualmente ricopre il proprio ruolo presso l’Ospedale di comunità di Loreto (AREA VASTA 2, ANCONA).
https://martinamenganidietista.it/
Indicazioni dietetiche generali
- Mantenere un’alimentazione varia ed equilibrata frazionando i pasti;
- Inserire ad ogni pasto una fonte di cereali o loro derivati, prediligendo la forma INTEGRALE: grano, orzo, farro, segale, pasta, polenta, riso, pane, crackers, patate ecc.
- Consumare regolarmente legumi (fagioli, piselli, lenticchie, ceci ecc.): sono alimenti fonte di proteine vegetali e carboidrati complessi, a basso indice glicemico, oltre che ricchi di fibre e poveri di grassi;
- Controllare il consumo di zuccheri: i dolci ne contengono elevate quantità, che nelle etichette alimentari può assumere diversi nomi (es. saccarosio ma anche sciroppo di glucosio, estratto di malto d’orzo, destrosio ecc.). Il consumo deve essere limitato, sostituendo lo zucchero con dolcificante;
- Limitare la frutta a 2 porzioni al giorno. Banana, fichi, cachi, uva, mandarini vanno consumati in maniera limitata e in porzioni più piccole rispetto agli altri tipi di frutta. Limitare al massimo il consumo di frutta sciroppata ed essiccata.
- Tenere controllato il peso corporeo: l’incremento ponderale ostacola il mantenimento di un buon compenso glicemico, esponendo il paziente a maggiori complicanze; in caso di peso eccessivo è raccomandato il calo, graduale ed equilibrato.
- Limitare il consumo di alcolici: se non espressamente controindicato per altri motivi, il consumo di alcol accettabile è pari a 1 bicchiere di vino a pasto per gli uomini e ½ per le donne. ATTENZIONE al consumo di alcol in corso di terapia insulinica, soprattutto fuori dal pasto, poiché in grado di favorire episodi ipoglicemici!
- Prediligere l’olio extravergine di oliva e in moderate quantità la frutta secca come fonte di grassi;
- Limitare il consumo di sale, sostituendolo con erbe aromatiche e spezie, limone oppure aceto (NO glassa);
- Prediligere metodi di cottura semplice come al vapore, bollitura, al forno, in padella antiaderente, in umido, al cartoccio. Limitare quanto più possibile le fritture e i metodi di cottura che richiedono abbondante condimento.
L’esercizio fisico
Lo svolgimento dell’attività fisica è un ottimo alleato per mantenere sotto controllo il diabete, dal momento che la sensibilità insulinica migliora e anche la glicemia risulta meglio controllata.
Si raccomandano almeno 150 minuti a settimana di esercizio fisico combinato (aerobio e di resistenza) rispetto al solo esercizio fisico aerobio, nella terapia del diabete di tipo 2 . Un esempio potrebbe essere: 3-4 allenamenti/settimana di 50-60 minuti ciascuno, oppure 30 minuti tutti i giorni alternati tra attività aerobica di intensità moderata (nuoto, ciclismo, passeggiata a passo svelto/corsa ecc.) e di resistenza (es. pesistica).