Aspettative, dubbi e curiosità
su un intervento chirurgico molto particolare.
Lo Specialista Otorino risponde:
Che cosa significa sottoporsi ad una Rinoplastica?
La rinoplastica è una procedura chirurgica che serve a modificare l’aspetto esterno del nostro naso.
Perchè una persona decide di sottoporsi ad una rinoplastica?
Chi decide di sottoporsi all’intervento di rinoplastica spesso non respira bene dal naso e inoltre non è pienamente soddisfatto dell’aspetto del proprio naso. Pertanto richiede al medico di intervenire al fine di ottenere una funzione ed una morfologia nasale migliore.
Come è fatto esternamente il nostro naso?
La porzione esterna del naso grossolanamente possiamo considerarla costituita da una impalcatura rigida (di consistenza dura) composta da osso e di una impalcatura semi-rigida (di consistenza morbida) composta da tessuto cartilagineo. Queste due aree sono entrambe ricoperte da cute e da tessuto sottocutaneo.
Che cosa farà il medico per migliorare la funzionalità e l’aspetto del mio naso?
Il chirurgo lavora sulle strutture ossee e cartilaginee nasali rimodellandole in modo da ottenere il risultato strutturale esterno migliore, cosa che non implica in alcun modo il raggiungimento di un archetipo di perfezione assoluta.
Può essere più chiaro su quest’ultimo concetto?
Sebbene la rinoplastica sia l’atto chirurgico che maggiormente si avvicina ad una performace artistica, tuttavia dobbiamo tenere bene a mente che non stiamo scolpendo un materiale inerte come il marmo o il bronzo di una statua greca.
Ogni paziente infatti è un individuo unico e presenta delle intrinseche caratteristiche anatomico-strutturali (ossa-cartilagini-cute) che influiscono sull’esito finale dell’intervento.
Durante la visita si può avere una prospettiva di come potrebbe essere l’aspetto del mio naso dopo l’intervento?
Certamente.
Il paziente riceve un’ipotesi di modifica grafica del naso ottenibile con la rinoplastica. Il progetto risulta puramente virtuale, e ha semplicemente lo scopo di far comprendere quali possono essere le ragionevoli aspettative di modifiche.
Come si pianifica correttamente un intervento di rinoplastica?
Focalizzarci esclusivamente sulla porzione esterna può farci perdere di vista il concetto che il naso è in primis l’organo deputato al passaggio dell’aria che inspiriamo umidificandola, riscaldandola e filtrandone le impurità.
Pertanto va sempre ricordato che non dobbiamo dimenticare di valutare accuratamente la porzione nasale interna prima di avventurarci in una rinoplastica.
Come si valuta l’area interna del naso?
Attraverso l’esame rinoscopico anteriore e l’esame endoscopico nasale che sono imprescindibili per evidenziare una deviazione del setto nasale, un’ipertrofia dei turbinati inferiori, una anomala pneumatizzazione dei turbinati medi (concha bullosa), la presenza di una poliposi nasale oppure l’eventuale infiammazione dei seni paranasali.
Tutti questi sono fattori che possono associarsi ad una cattiva respirazione nasale e ad una facile predisposizione per episodi di sinusite.
Quindi durante la rinoplastica c’è la possibilità di correggere anche queste alterazioni interne al naso qualora fosse necessario?
Certamente.
L’intervento viene gestito da una equipe medica che oltre a lavorare sull’aspetto esterno del naso, si pone come obiettivo fondamentale quello di garantire una corretta respirazione nasale. E tutto ciò viene praticato durante un’unica procedura chirurgica.
Mi verranno fatti dei tagli esterni per operare il naso?
No, nessun taglio visibile.
Utilizzando la metodica mini-invasiva denominata “rinoplastica chiusa” non si pratica alcuna incisione cutanea esterna. A differenza della tecnica di “rinoplastica aperta”, con la tecnica chiusa tutta la procedura chirurgica viene condotta internamente, risparmiando incisioni cutanee esterne.
Che anestesia verrà utilizzata?
L’intervento è svolto in anestesia generale.
Quanti giorni rimarrò in ospedale dopo l’intervento?
Di solito il ricovero è previsto per circa 48 ore al fine di mantenere il paziente monitorato in un ambiente protetto.
Mi verranno messi i tamponi nel naso dopo l’intervento?
I cosiddetti tamponi nasali che tanto creavano fastidio e dolore non vengono più utilizzati per questo genere di chirurgia. Attualmente si preferisce applicare solo due micro porzioni modellate di materiale morbido di ultima generazione le quali sono facilmente rimosse dal medico prima della dimissione ospedaliera, senza causare alcun dolore nè disagio per il paziente.
E per il decorso post operatorio? Quando potrò tornare a lavorare e praticare attività sportiva?
Dopo la dimissione il paziente esegue alcuni giorni di convalescenza domiciliare fino alla prima visita di controllo che avviene dopo circa 7 – 10 giorni per rimuovere l’archetto di contenzione esterno e i cerottini nasali.
Da quel momento non ci sono particolari problemi a riprendere la vita lavorativa posticipando ancora per qualche settimana l’attività sportiva intensa specialmente se si tratta di sport di contatto con il rischio di subire traumatismi al volto.